mfarinato

"Canterò le mie canzoni per la strada ed affronterò la vita a muso duro

un guerriero senza patria e senza spada

con un piede nel passato

e lo sguardo dritto e aperto nel futuro"

#PierangeloBertoli

Oggi avrebbe compiuto 79 anni

#5novembre

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La mia generazione era "fatta" cosi!

A noi non ci fotteva niente di come fossero i cantanti, non c'erano limiti o "look" per fare musica, noi credevamo nell'amore.

Per me la parola diverso non esisteva, i miei amici erano piu fuori di zucca di me e il mondo non si preoccupava se eri "ciccione" "gay" "drogato" o colorato...

E questo perchè il mondo era impeganto a correre per arrivare in questo preciso e "confuso" momento della nostra storia, che ironia nè?

Noi eravamo i "fattoni" della situazione i cosi detti "FRIKKETTONI"

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Noi eravamo quelli che andavano a suonare al Sempione con una chitarra in mano e una canna nell'altra, nero, bianco, cinese, italiano, francese, se avevi da fumare e facevi buona musica eri il benvenuto.

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La cattiveria la lasciavamo alla "Vecchia Piccola Borghesia" per citare un altro grande della musica italiana, Caludio Lolli, poi c'era Finardi,Guccini, Renato Zero,gli Eagles, i mod, i freak, i beatles, i rolling, i primi rockers americani...


Ricordo che non sopportavamo le maglie nere e i simboli dei nostalgici, addirittura Lou Red dovette sospendere il concerto perchè quelli di Lotta Continua urlavano che era un fascista di merda..

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Frank Zappa invece al Parco si donava con tutta l'anima suonando il rock&roll piu spietato.
poi anche in Italia iniziarono ad arrivare le labels, e ci hanno fottuto tutta la fantasia, hanno ridotto tutto ad un mero prodotto commerciale, o vendi o non sei nessuno... comunque.. a me non mi fotte una cippa fritta di quello che dicono e fanno le labels, perchè tanto la musica è mia amica..
Noi "seniors" abbiamo ancora conservato tutto l'amore per la musica, quella vera, fatta col cuore e nn col culo.

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Ricordo ancora i pochi concerti che ebbi occasione di vedere, non c'era finzione.. era tutto li sul palco, una chitarra, un basso una batteria ed in alcuni casi una tastiera...
Il resto stava tutto al cantante. Noi ascoltavamo senza giudicare, ci piaceva o non ci piaceva, non c'erano altre storie.

Il look, la spettacolo, la trasgressione in diretta non esisteva, anzi a quel tempo pure la diretta era un sogno per pochi.

Insomma non c'era questa morbosa avidità di voler vendere la propria canzone al tutto il mondo a tutti i costi, anzi, si pensava addirittura che se le canzoni piacevano a troppa gente erano troppo commerciali per meritare la nostra attenzione.

Il pop lo snobbavamo e il Rock se lo cacavano solo quelli coi soldi perchè l'attrezzatura costava troppo.....

Noi eravamo gente di strada, la chitarra era un arma, una contestazione, noi rifiutavamo il sistema, voi invece lo adorate. Ma come fate a credere in un sistema? Certo vi ammiro perchè avete fede, io invece ho poca fede. Ma credo che esista una presenza superiore ad ogni cosa che prima o poi spazzerai via tutta sta merda.

Insomma ravvedetevi, almeno nella musica. 😄

La musica è l'unica espressione artistica che unisce voi l'avete politicizzata, resa superflua, come se fosse un pacchetto di patatine.
Uagliò in ogni mia canzone ci è entrato un pezzo della mia anima, secondo te io ti vendo l'anima per un centesimo a streaming?? Ma va cagare.....